(Diffusore ROMA) Premesse del progetto…

Questo è stato il mio 1° progetto totalmente auto-costruito partendo dalla scelta degli altoparlanti, dal tipo di diffusore, dal caricamento alle basse frequenze passando per la scelta dei materiali e la costruzione arrivando infine alla simulazione e progettazione e successivo tuning del filtro passivo.

Visti i presupposti  a mio avviso (ma anche di numerosi “ascoltatori”), un buon diffusore abbastanza equilibrato con un buon impatto dinamico  che si presta molto bene all’ascolto di musica Jazz/Pop/Rock/R&B ma che non disdegna anche una sufficiente qualità di riproduzione per la musica classica ( i pieni orchestrali sono il suo forte).

Direi perfetto per la riproduzione di film e concerti in un ambiente Home Theater, insomma un diffusore in grado di rivaleggiare tranquillamente con produzioni quali Indiana Line, Polk Audio, Sonus Faber  (serie minori) , Chario (serie minori) al costo totale di 600 euro la coppia (con l’uso però di componenti per i filtri di primo livello) quindi diciamo che usando componenti meno pregiati si può tranquillamente spendere non più di 450/500 euro la coppia.

Ma veniamo ai passi che mi hanno portato al risultato finale paetendo dagli obiettivi del progetto che erano quelli di sviluppare un diffusore a torre classico senza particolari accortezze sul fronte diffrazioni e stazionarie con una buona discesa alle basse frequenze con un baffle però non più grande di 20/22cm.

Ho optato quindi per una soluzione che prevede un sistema composto da 3 vie con due woofer da 17,5 (vedi baffle stretto) da usare in cassa accordata in reflex, un mid-woofer a cono da 10cm da usare in cassa chiusa ed infine da un tweeter a cupola morbida.

La scelta della carico in reflex è dovuta alla necessità di cercare la massima discesa in frequenza usando dei driver di diametro modesto pur sapendo che si avrà, in questo modo, un ritardo di gruppo alto rispetto ad una sospensione pneumatica e delle spurie in uscita dal condotto reflex che alla lunga affaticano l’ascolto, considerato anche che mano a mano che si alza il volume di ascolto il nostro orecchio diventa più sensibile alla basse frequenze e spesso un basso presente a volumi medio bassi diventa troppo invadente aumentando il livello di emissione.

La scelta per i driver indirizzata al maggior rapporto qualità/prezzo (vedi budget basso) è ricaduta su questi 3 drivers:

  • Tweeter a cupola da 25mm Vifa XT25TG30-4 che abbina ad una frequenza di risonanza molto bassa 450Hz una buona linearità nella risposta almeno fino ai 10000Hz.
  • Midrange a cono da 10cm Ciare CM100 alta sensibilità 89db, molto lineare fino ai 3000hz e affidabilità italiana!
  • Woofer a cono da 17,5cm Monacor SPH-176, risposta in frequenza molto lineare, 90db di sensibilità, buona costruzione, escursione notevole per un woofer di questo diametro 5,5mm.

Come soluzione finale per il mobile ho optato per una forma a parallelepipedo di dimensioni 21,8×21,8x125cm (LxPxH) , il box internamente sarà formato da  due volumi separati, uno per i woofers , caricato in reflex, con un volume di circa 58Lt al netto dell’altoparlante e l’altro per il midrange ed tweeter, in sospensione pneumatica, di circa 3,5lt.
Avendo il mobile una forma classica avrò per il volume delle basse frequenze 3 stazionarie dovute alle pareti parallele (in realtà saranno 2 in quanto larghezza e profondita del box sono uguali) che ,seguendo i calcoli per i volumi con una estremità aperta(reflex), saranno a 480/70Hz o se volgiamo aggiungendo l’intervento del fonoassorbente interno 450/60 hz circa.

Per quanto riguarda il box dei medio alti , usando le formule per volumi chiusi, le stazionarie saranno centrate a 1915/958/734Hz che diventeranno circa 1850/900/700Hz calcolando l’assorbente interno.

Ho previsto anche dei rinforzi interni per irrigidire la struttura.

Questo il box finale:

BoxRoma

Lascia un commento

Blog su WordPress.com.

Su ↑